lunedì 23 agosto 2010

Uchuu senkan Yamato: Fukkatsu-hen

Spero dipenda dal fatto che sono rimasto fuori dal giro degli appassionati di Anime e Manga, ma in questi mesi non ho visto una riga scritta sul ritorno della Yamato dopo tanti anni.

Oggi per caso, ho letto che Uchuu senkan Yamato: Fukkatsu-hen è uscito nella versione giapponese sia su Dvd che su Blu-Ray. Speriamo che la versione italiana, o almeno quelle inglese (ok mi accontento dei sottotitoli) veda la luce prima possibile.

Per adesso consoliamoci con un paio di estratti: La partenza della Yamato


La prima battaglia

mercoledì 18 agosto 2010

Ancora un anno.

Ancora un anno è passato!
Un anno forse non felice e sereno come quello che l'ha preceduto, ma sempre degno di essere stato vissuto. Quante cose accadono in un anno, mille fatti più o meno interessanti si susseguono in ongi istante e tutto passa come il vento tra le fronde dei salici.

Forse sarebbe il caso di cantare la canzone deputata a festeggiare questo giorno, ma non è che sia molto intonato; forse si dovrebbe scrivere poesie oppure ornare i capelli con corone di bacche e fiori, ma non siamo nel mondo antico.
Quante cosa si possono fare prima che venga domani. Nel mio piccolo mi limito a un pensiero, ma spesso la luce si rifrange con più colori e riflessi nel piccolo prisma d'Ambra che nelle grandi vetrate.

giovedì 5 agosto 2010

Nucleare? Adesso no, grazie!

Sono sempre stato favorevole all'Energia Nucleare.
Pur essendo ancora piccolo, mi ricordo la crisi petrolifera degli anni Settanta con le domeniche a piedi e le raccomandazioni sul risparmio energetico. Presumibilmente è da allora che ho maturato l'opinione di, pur nel mio piccolo, favorire l'utilizzo di fonti energetiche diverse dal petrolio e dal carbone e una sottile antipatia per gli sceicchi che camminano su laghi di petrolio.

La scelta di fondo fu di appoggiare lo sviluppo dell'Energia Nucleare. Basta con i capricci di chi ti fornisce petrolio e gas, oggi a 10, domani a 1000! Quanto fui seccato di non aver raggiunto la maggiore età in occasione del Referendum del 1987, con il quale una massa di retrogradi condannò l'Italia a un futuro di sudditanza energetica, energia che da allora acquistiamo da paesi che la producono grazie al Nucleare.
Ho negli occhi ancora la scena che feci alla mia professoressa di scienze del Liceo, quando affermò di avere votato a favore!

Giusto per la cronaca, se in una delle centrali nucleare francesi si verificasse un evento come quello di
Černobyl', cosa cambierebbe per l'italico cittadino di diverso se capitasse a Montalto di Castro o in un altro luogo? La gestione immediata del problema sarebbe a carico dei nostri cugini, ma se vi ricordate tutto quello che accadde allora, questo sarebbe il minore dei problemi.

Tanta acqua (di raffreddamento) è passata sotto i ponti, ma la mia idea di cercare alternative al petrolio, gas e simili è ancora radicata. C'è però un ma; nel frattempo alcune forme di Energie alternative sono diventate più a buon mercato, in particolare quella Fotovoltaica. In senso lato si tratta ancora di Energia Nucleare, ma il costo di manutenzione ricade su altre spalle, nella fattispecie l'Universo.

I costi di impianto e la resa energetica sono andati diminuendo i primi, aumentando la seconda: considerando che un impianto si dovrebbe ripagare in 4/7 anni e che la vita utile è di 20/30 anni a seconda del tipo di celle, del grado di insolazione e della posizione del pannello stesso c'è da stare abbastanza allegri. Ovviamente se l'energia che utilizzare è di un ordine superiore a quella che riuscite a produrre non ci saranno grandi risparmi in bolletta, ma a livello globale.

Adesso si spiega il mio Adesso no, grazie! Il perché è già stato esplicitato, ma il succo è che Adesso è troppo tardi! Negli anni 80/90 il nucleare era il futuro, adesso è solo una fonte non rinnovabile come le altre. Purtroppo l'Italia è un paese dove le novità arrivano con decenni di ritardo e dove le cose importanti è sapere su una showgirl drogata presenta SanScemo!

lunedì 2 agosto 2010

Potevo essere anche io su quella lapide

Certe volte la vita continua o si spegne per un caso, per una coincidenza o, per chi crede, per il disegno di Dio. Non parlo volentieri di questi fatti, ma oggi, data la ricorrenza farò uno sforzo.

Quel 2 Agosto del 1980 ci dovevo essere anche io a Bologna, in transito da Firenze a Piacenza per andare in montagna dai nonni del mio migliore amico. Avevo già la prenotazione del posto in mano, comperata la settimana prima da mio padre. Avrei viaggiato da solo sul treno per la prima volta e due famiglie si erano accordate in una staffetta di consegna ritiro neanche fossi stato un pacco postale.

Senza avviso, mio padre ebbe due giorni liberi e decise di accompagnarmi in macchina. E' merito di questa concatenazione di eventi, se riuscite a leggere queste mie elucubrazioni. Dal momento che sarei partito da Firenze la mattina presto (8:30/9:00) sarei stato a Bologna proprio in quegli istanti che hanno spezzato la vita a tante persone, e non mi riferisco solo a chi è morto.

Dopo tanti anni non sappiamo ancora chi pensò, organizzò ed eseguì uno dei più efferati attentati della storia italiana. Tra depistaggi, processi pilotati, indagini che portano ora da una parte, ora dall'altra, tutta Bologna e l'Italia onesta con lei, non dimentica quelle persone, vittime di una società che non rispetta chi non è colluso, non è un attore o una starlet. Infatti lo stato (volutamente in minuscolo) sarà rappresentato solo dal Prefetto, perché qualcuno ha paura di farsi gettare in faccia la realtà: che c'è qualcuno che non si fermerà sino a che la verità non verrà rivelata.

Queste poche, forse inutili righe sono dedicate alla memoria di coloro che, in una giornata di inizio ferie, videro la loro vita dilaniata dall'esplosione di una bomba.